E ANCORA UNA VOLTA, E SUBITO, IL SISTEMA DIFENSIVO DEI MAGISTRATI VIENE AZIONATO.

Gio Giu, 2018

Bravo! Parlo del Dr. Francesco Saverio Borrelli, già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano (l’indomito, cioè colui che incitò i magistrati tutti “a resistere, resistere, resistere…”).

Sempre, in me, vivide molte sue esternazioni. Mi riferisco al periodo in cui lavorava, quale magistrato inquirente, con la mansione e la qualifica di Procuratore della Repubblica presso l’indicato Tribunale, e ricordo, in particolare, di quando – anni orsono –  seduto sulla “sedia” dei testimoni innanzi il Tribunale di Brescia nel giudizio a carico di Tonino, ma si, di Antonio Di Pietro, già Sostituto Procuratore della Repubblica, precisò che l’allora P.M.  Dr. Antonio Di Pietro, in relazione alle indagini su Berlusconi, (anch’egli dottore, NDR) disse: “…io quello lo sfascio! Sig. Presidente” (Borrelli al Presidente del Tribunale) disse proprio così : ”…io quello lo sfascio!”.Quello era  Berlusconi.

E così il Dr. Borrelli, ancorché in pensione – si sente, (lo si capisce dalle sue interviste) sempre magistrato, che dico, magistrato inquirente. Inquisisce e giudica, in virtù di recente prestigioso incarico, in alcuni – pochi – “torbidi” settori dello sport nazionale e cioè il calcio.

Quanto precede per tornare all’argomento – per noi vitale – della responsabilità civile del magistrato.

E’ Domenica 12 Agosto ’07 e tutti i giornali, stampati e non, parlano ancora della tragica uccisione della povera M.A. M. pugnalata  e sgozzata dall’ ex fidanzato. Ciò che fa’ paura  ( in questo caso ed in moltissimi altri precedenti ) è che alcun efficace intervento da parte delle preposte autorità ottiene chi teme un’ aggressione alla sua vita.

I genitori della vittima hanno detto, grondanti di dolore, al giornalista di Repubblica, Massimo Calandri,  “ il primo assassino di nostra figlia è il giudice che ha lasciato libero quel ragazzo. Deve pagare quanto il criminale che ce l’ ha portata via” – La Repubblica 12/08/07,  pag. 3.

Sulla stessa pagina v’è l’ intervista di Oriana Liso –La  Repubblica 12/08/07 – al famosissimo Dr. Francesco Saverio Borrelli il quale afferma, ( ma che dico ) COMUNICA ed AVVERTE che :

a)” …ogni qual volta che una vicenda Giudiziaria commuove l’ opinione pubblica arriva puntuale un’ ispezione ministeriale, o almeno, il suo annuncio. Tutto Questo è inaccettabile” (avverte Francesco Saverio Borrelli).

b)”…non si può assoggettare la giustizia all’ emozione del momento…”( in questo ha ragione; tanto più che è ovvio)

c)”…temo ( è sempre il Dr. Borrelli a parlare ) che Mastella abbia ereditato questa tendenza alle ispezioni dai suoi predecessori, vedi il Ministro Biondi” ( il quale nel ’92 ordinò un’ ispezione al pool di Mani Pulite – così l’intervista su La Repubblica del 12/08/07)

 In relazione, poi,  al Ministro Dr. Mastella che da un lato afferma di  non approvare “ la Giustizia da Colosseo” e dall’altro dispone l’ acquisizione di alcuni atti della Procura di Genova ( uccisione della povera M. A. M. ) e della Procura di Roma ( piromane subito scarcerato…). Egli, Saverio Francesco Borrelli , annuncia che la posizione di Mastella (ancora una volta né dottore né ministro) sembra un po’ ambigua.(  TIE’! …e continua…)

 L’ispezione è,( afferma il Borrelli ) ma neanche tanto, un modo indiretto di interferire nell’attività del magistrato , attività che è – dovrebbe essere –  finalizzata a rendere Giustizia.
L’ interferenza non deve accadere perché la Giustizia – è Borrelli sempre a parlare – non dovrebbe regolarsi sulla supposta insoddisfazione della gente e del suo desiderio di vendetta.
Capisco che una madre (ma qui si parla della mamma di M.A. M. …) possa dire quelle cose sull’onta della disperazione. Ma questo ( una morte atroce – annunciata e non impedita – di una figlia trentenne…NDR ) poi , non da’ il diritto a nessun altro ( quindi anche alla mamma ) di farsi giudice e di stabilire che il magistrato ha sbagliato senza sapere quali elementi aveva davvero in mano (NDR ne consegue che, conosciuti gli elementi, si può – ritenendolo –  affermare che ha sbagliato. Ma per quanto riguarda il magistrato che sbaglia, egli alcunché paga. A nulla rileva, infatti, la gravità del suo sbaglio ).

 In relazione all’affermazione di Mastella ( caso della immediata scarcerazione del piromane colto “ con il fuoco in mano” ) poi, c’ è stata, rispetto all’opinione pubblica, una risposta immediata con la nuova incarcerazione del piromane; esso Dr. Borrelli, anche sotto questo profilo, COMUNICA,  urbi et orbi, la interpretazione autentica del Suo pensiero (chiedo venia: PENSIERO). La vendetta sociale (chiamo, sul punto, i vari intellettuali, sociologi, filosofi, paraintellettuali, parasociologi, parafilosofi, giuristi, paragiuristi, similgiuristi etc. NDR) equipara la custodia cautelare alla espiazione definitiva ( sentenza passata in giudicato)  della pena e giù con la spiegazione tecnica sulla custodia cautelare…chiudendo il discorso con un  suo PENSIERO, che poi è “ un ipse dixit” .

Trascrivo.
a)”…E poi dovremmo anche accettare l’idea che purtroppo ci sono professioni di alto rischio di errore , come il medico o – appunto – il magistrato.” ( NDR il medico paga i suoi errori anche con il carcere –  il magistrato non paga nulla, nulla, nulla).

b)”… il magistrato è tenuto ad applicare le leggi. Non (ohibò, ohibò) ad applicarle in maniera esemplare …né sulla scia dell’emozione popolare”. ( NDR questo nessuno, dico nessuno, lo ha mai detto) . Applicare le leggi in modo esemplare, diciamo noi – nell’ interpretazione più logica e più corretta – presuppone un  Magistrato, dotato ex lege  di tutte le guarentigie immaginabili, con lautissimo, favoloso  stipendio, lontanissimo dalla corruzione, che non accetta raccomandazioni, e che pronuncia sentenza secondo diritto e dopo aver “ sofferto il caso” . Anche il più banale.
Non può e non deve sbagliare. Se ne deve andare e se non se ne va , deve essere cacciato , dico cacciato.  Ripeto, ci sono ormai, milioni di giovani, preparati che vogliono “ rischiare” di rendere Giustizia. Largo a questi e via gli altri.

Interviene,  più che ovviamente, l’associazione Nazionale dei Magistrati – ANM – e, per bocca/pensiero del Dr. Giuseppe Gennaro il quale( La Repubblica del 13/08/07 ) critica il Ministro Mastella per quel che ha detto e fatto. “… Mastella – dice – deve rispettare l’operato dei magistrati”.

E così anche il C.S.M. ( Consiglio Superiore della Magistratura ) per bocca del suo vicepresidente, On.le Mancino,  ammonisce che “ Il Giudice è un essere umano, può pure commettere un errore”    ( NDR commettere un errore equivale a sbagliare? Pare di no!!! ) “ Riterrei sbagliato ( quì si sbaglia ) reagire ( da parte del cittadino NDR ) mettendo nel mirino i magistrati!!!”

E così, come nel calcio, per arginare l’attacco contro il P.M. Zucca l’ intera difesa è intervenuta prontamente. Massicciamente. Autorevolmente. Anzi,  forse ma non tutta; non si sono ancora visti i girotondini.

Dormienti: sveglia! Andiamo avanti! Non c’ è tempo da perdere! Ricordatevi che, mentre noi scriviamo, i magistrati politicizzati, con l’ approssimarsi del 31/07/07, hanno ancora una volta imposto ed ottenuto. Come nel 1987! Facciamo in modo che più non impongano!